Usura: fenomeno in grande espansione

 (ANSA) ROMA, 24 NOV – “L’usura è un fenomeno in grande espansione che riguarda tutte le Regioni, è un fenomeno sempre più palpabile e in crescita”: lo ha detto il commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Santi Giuffrè, nel corso di una audizione davanti alla commissione Antimafia a Palazzo San Macuto, presieduta dal presidente Rosy Bindi. Il commissario Giuffrè ha spiegato di aver indirizzato una circolare ai prefetti che riguarda il mondo delle associazioni.

“Siamo convinti – ha detto – che il mondo associativo necessiti di una "sfoltitura” dell’albero, puntando non sulla quantità ma sulla qualità. Bisogna guardare all’operatività delle associazioni per dare un fronte di qualità al mondo dell’antiracket e avere un circuito di persone qualificate che possa fornire assistenza". Ha poi parlato della necessità di prevedere figure di tecnici e tutor, che possano aiutare gli imprenditori a recuperare e gestire le imprese vittime di criminalità, anche perchè “l’83% dei mutui erogati non viene onorato e quindi il problema esiste, non possiamo nasconderlo”. Concentrandosi invece sul fenomeno del racket, il senatore Giuseppe Lumia (Pd) ha chiesto di rendere obbligatoria la denuncia prevedendo un meccanismo di vantaggi “senza precedenti” e così pure di svantaggi per chi invece non denuncia. “Questa tappa – ha detto Lumia nel corso dell’audizione di Giuffrè – dovrà presto maturare e mi auguro che lei ci aiuti ad arrivare a questa stagione. Andrebbero previsti, per gli imprenditori che denunciano il racket, vantaggi senza precedenti e svantaggi forti, tipo la sospensione dell’esercizio o dell’attività, per chi invece non vuole denunciare”. Per il deputato Pd Davide Mattiello, sono quattro le criticità che emergono dall’attuale normativa antiracket: la tempestività della sospensiva (che prevede appunto la sospensione, per 300 giorni, dei pagamenti dovuti da parte di chi denuncia); l’adeguatezza o meno del “ristoro economico”; il fatto che il provvedimento di sospensiva venga deciso dal pm ed i criteri con i quali viene decisa la stessa sospensiva. “Il caso di Tiberio Bentivoglio – ha spiegato Mattiello – è purtroppo paradigmatico: quest’uomo ha subito 20 anni di attentati e ha ricevuto una cifra molto ingente dallo Stato ma in tempi e in quantità, di volta in volta, tali da non permettergli di girare mai veramente pagina”. In particolare, Mattiello ha evidenziato che la sospensiva “arriva spesso con grande ritardo e i 300 giorni di sospensione dei pagamenti dovuti non sono prorogabili. Purtroppo però mai si arriva al risarcimento dovuto alla vittima in quei 300 giorni” e questo porta al lastrico gli imprenditori che hanno denunciato.

Lo stesso funzionamento della sospensiva, ha spiegato il deputato, “è molto critico perchè viene attuato dal pm, e quindi non vi è possibilità di fare opposizione”. Infine, Mattiello e il senatore Pd Giuseppe Lumia, hanno chiesto di rivedere alcuni casi “paradigmatici”, come quello di Marisa Salerno, moglie di Pino Masciari, imprenditore calabrese che ebbe la forza di denunciare le richieste estorsive della ‘ndrangheta. La donna è un medico odontoiatra, affermata titolare di uno studio dentistico “in cui da 13 anni non può mettere piede per motivi di sicurezza” ma non è mai stata riconosciuta come vittima.

“Sono tutte storie che raccontano come le norme siano inadeguate o è inadeguata la loro interpretazione”, ha concluso Mattiello.

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