“Cresce la preoccupazione sull’attuale gestione dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati. Da quando il Prefetto Postiglione ha assunto la guida dell’importante struttura che deve disporre la destinazione dei beni definitivamente confiscati alla mafia, nulla o quasi si muove”. Lo afferma Davide Mattiello, Pd, componente della Commissione Antimafia. “Eppure – osserva – la materia e’ scottante, il sistema rischia di collassare: le aziende confiscate falliscono, ci sono immobili confiscati ancora nella disponibilita’ dei clan, su questo punto soltanto la scorsa settimana denunciavo la situazione di Genova. Eppure i segnali di attenzione e responsabilita’ si moltiplicano: ieri il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato all’unanimita’ una mozione che impegna la Giunta a farsi carico dell’utilizzo sociale del Castello di Miasino, confiscato da anni e surrettiziamente ancora gestito da persone riconducibili al prevenuto. Oggi la Commissione Giustizia della Camera riprende l’esame del testo base che punta a riformare la materia, prevedendo nuovi strumenti e maggiore efficacia del sistema. Insomma, all’appello manca soltanto l’Agenzia. Credo – conclude Mattiello – sarebbe opportuno risentire il Prefetto Postiglione in Commissione Antimafia”. (ANSA)