(ANSA) – ROMA, 21 AGO – “Si avvicina il 29 agosto e cresce l’attesa per i provvedimenti che il ministro Orlando presentera’ al CdM. Il ministro sta dimostrando grande sensibilita’ e prudenza nell’affrontare una materia tanto complessa e decisiva per la qualita’ della vita dei cittadini. Tra le questioni che andranno risolte c’e’ pure quella della nomina dei nuovi vertici del Dap, Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria, uno degli apparati fondamentali per il funzionamento dello Stato nel suo insieme, che ha a che fare non soltanto con la vita dei circa 54 mila detenuti, ma con quella degli agenti della polizia penitenziaria e generalmente con tutti gli addetti”. A scriverlo e’ il deputato Pd, membro della Commissione Antimafia Davide Mattiello, che dice di condividere l’appello lanciato dall’Associazione Antigone: “il nuovo Capo del DAP e’ bene che sia persona capace di interpretare al meglio la funzione costituzionale della esecuzione della pena in carcere. Oltre al sovraffollamento che genera condizioni di vita indecenti, bisogna impegnarsi ancora di piu’ perche’ il carcere non sia soltanto una discarica sociale, ma rappresenti un’occasione di riscatto sociale per chi espia la pena”. “Ma chiedo al ministro Orlando – prosegue Mattiello – di tenere nel medesimo conto la capacita’ del futuro capo del DAP di governare con il massimo della consapevolezza e della lealta’ istituzionale quel circuito di contatti tra DAP, GOM, Servizi, detenuti di caratura particolare, normalmente al 41 bis, Autorita’ Giudiziaria e collaboratori di giustizia. Un circuito necessario al funzionamento dello Stato, ma delicato e potenzialmente utile ad attivita’ di depistaggio. Insomma, e’ sicuramente importante, come dice Antigone, che il prossimo capo del DAP ne sappia di "domandine” e vita carceraria, ma e’ altrettanto importante che ne sappia di “farfalle” soprattutto quando hanno a che fare con operazioni classificate e protocolli". (ANSA)