Mattiello, PD, Antimafia: “ndrangheta il più grande danno per la Calabria e i Calabresi onesti: prioritario sostenere i calabresi che rompono, come Don Pino De Masi. La Commissione parlamentare anti mafia è al secondo giorno di missione in Liguria: anche qui, come in Piemonte, ragionare di mafia significa ragionare soprattutto di ‘ndrangheta, significa fare la storia di famiglie mafiose calabresi che proiettano al nord le ‘ndrine originarie della Calabria. Al punto che spesso gli auditi sentono il dovere di dire: ‘però non pensiamo che calabrese, equivalga a ‘ndranghetista’. Il danno alla Calabria è enorme. Ecco perché è una priorità nazionale sostenere i calabresi di rottura, quelli che hanno detto ‘no!’ al rapporto con la ‘ndrangheta, come Don Pino De Masi, che da anni interpreta nella Piana di Gioia Tauro, a Polistena, proprio in quella diocesi di Oppido Mamertino, una Chiesa capace di chiudere la porta in faccia ai boss. Sostenere questi calabresi è sostenere l’Italia liberata’

ROMA (ITALPRESS) – “La politica non perda altre occasioni: l’operazione San Michele sulla Tav impone alcune scelte e le piu’ gravi sono culturali. Non voglio vivere in uno Stato di Polizia in cui e’ presunta la colpevolezza fino a prova contraria, in cui i rapporti sono regolati da sospetto e diffidenza, voglio vivere in una Repubblica fondata su liberta’ e rispetto reciproco. Quindi, prima di auspicare nuove forme di controllo, prevenzione e repressione (in alcuni casi necessarie), facciamo un passo indietro”. Cosi’ il deputato Pd Davide Mattiello, commissione parlamentare Antimafia che aggiunge: “Il sistema del tesseramento nei partiti va sottoposto a maggior rigore, non perche’ lo impone la legge, ma perche’ lo impone la democrazia. Le campagne elettorali devono essere giocate rischiando su idee e credibilita’ personale e non accaparrandosi chi muova piu’ pacchetti di voti. Chiedo a Gariglio e Morri cosa faranno su questi punti, tanto piu’ avendo recentemente approvato l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, pur nella forma indiretta che sappiamo, che rendera’ piu’ pesante il ruolo dei privati danarosi. Senza regole chiare e abitudini limpide nella gestione dei partiti, il rischio che dilaghi la corruzione sara’ sempre piu’ grande. Poi, certo, ci vogliono regole piu’ severe su come viene speso il denaro pubblico, ma basterebbe intanto evitare le deroghe, cui sistematicamente in Italia si arriva a causa dell’urgenza: le deroghe sono sconfitte dello Stato, come i condoni. Basta infine col i ‘non lo conosco’ e i ‘non posso sapere cosa fa’; a chi fa politica in Italia e’ richiesta un’ attenzione speciale: devi sapere a chi chiedi appoggio, chi ti metti in casa. Altrimenti vuol dire che sei inadeguato ad occuparti della cosa pubblica”

Abbiamo incontrato Davide Mattiello nel suo ufficio alla Camera dei Deputati. L’occasione per una lunghissima intervista molto approfondita su temi sociali e politici molto caldi.

A cura di Matteo Fordiani e Antonio Romagnoli

Di seguito un indice per seguire meglio l’intervista e selezionare la parte che più vi interessa.

00:30 Cos’è la commissione parlamentare antimafia
03:50 Società del marketing e linguaggio mafioso
11:15 Stati Uniti d’Europa, facilitazione delle frontiere e mafia
18:45 Democrazia e Oligarchia illuminata
25:35 Libretto Rosso di Borsellino e grande archivio Andreotti
32:00 Strapotere americano e succubanza europea
38:00 Questione F35