Mattiello (Pd),piena intesa su nuovi strumenti di protezione (ANSA) ROMA, 18 LUG – La Commissione Antimafia e la Commissione Centrale del ministero dell’Interno hanno il comune intendimento di arrivare ad una riforma della normativa sulle misure di protezione che riguardano i testimoni di giustizia e la loro assistenza economica. E’ quanto e’ emerso oggi nel corso della audizione, da parte della Commissione Antimafia, della Commissione Centrale del ministero dell’Interno, come riferisce il coordinatore del V Comitato dell’Antimafia, DavideMattiello. “La normativa italiana – spiega Mattiello – e’ tra le piu’ avanzate al mondo, seconda solo a quella degli Stati Uniti. Tuttavia il sistema di protezione, nato nel 1991, e’ stato pensato e strutturato avendo in mente i pentiti, i collaboratori di giustizia quindi, cosa completamente diversa dai testimoni di giustizia: i primi infatti hanno fatto parte dell’organizzazione criminale e trattano la resa con lo Stato per ottenere protezione ed una nuova identita’; i testimoni invece il reato lo hanno subito o vi hanno assistito. In un Paese in cui chi parla e’ considerato un ‘infame’, i testimoni sono perle rare”. Complessivamente il sistema di protezione si occupa in italia di 6200 persone ma i testimoni sono solo 80 che arrivano a 1000 con i loro familiari. “I destini, le storie e gli strumenti che riguardano i testimoni di giustizia – prosegue Mattiello – devono essere separati dalle normative e dagli strumenti che riguardano i collaboratori. Una distinzione aiuterebbe anche sul piano della formazione del personale che opera con queste figure”. Mattiello, al termine dell’audizione, e’ apparso molto soddisfatto per il fatto che Commissione Centrale del Viminale e Antimafia ritengano entrambi che serva una riforma della normativa sulla protezione e sull’assistenza economica dei testimoni, “metodologicamente e sostanzialmente ci siamo trovati pienamente d’accordo”. E’ infine atteso, e dovrebbe essere pubblicato nel giro di un mese, un decreto attuativo che rendera’ operativa la recente previsione normativa sulla assunzione dei testimoni nella pubblica amministrazione, almeno di coloro che avranno i requisiti per entrarvi a far parte. “Anche questa misura contribuira’ a migliorare la vita dei testimoni di giustizia – conclude Matttiello – aspettiamo solo il parere del Consiglio di Stato, che speriamo sia positivo”. (ANSA)