E’ pesante il giudizio sull’Italia espresso nel rapporto della Commissione Europea sul fenomeno della corruzione. L’analisi sulle cause di questa situazione drammatica rimanda impietosamente alle responsabilità della politica. Anche se la Commissione Europea non tiene conto che sulla questione del voto di scambio in parlamento è in via di definita di approvazione una buona riforma dell’articolo 416/ter, siamo invece lontani da una indispensabile riforma della prescrizione: oggi finisce per essere un salvacondotto per chi può permettersi di pagare gli avvocati migliori. La prescrizione dovrebbe interrompersi senz’altro dopo il rinvio a giudizio e su questo occorre fare in fretta.