Il Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria deve aprire nel 2018: un segnale che non può essere rimandato”. A chiederlo è il deputato Pd Davide Mattiello, arrivato a Reggio Calabria per i funerali del dott. Andrea Caridi, che ha diretto il Servizio centrale di sicurezza del Viminale e che e’ improvvisamente morto la notte di Capodanno. “Dopo aver fatto visita agli Uffici della Direzione Distrettuale Antimafia ancora, purtroppo, ho dovuto attraversare troppi gabinetti – racconta il deputato – sì perché il nuovo Palazzo di Giustizia non è ancora agibile e, almeno ad una occhiata superficiale, non sembra che sia cambiato granché dall’ultima visita. Per questo gli Uffici della Procura sono ospitati all’ultimo piano del CE.DIR. in condizioni dignitosamente precarie. I ‘segnali’ sono importanti, attraverso di essi lo Stato attribuisce importanza ai propri servitori e ad intere articolazioni della propria Amministrazione. Non è possibile sopportare oltre che la Procura che coordina indagini relative ai rapporti tra ‘Ndrangheta e politica (Matacena, Scajola), relative alla direzione strategica e altolocata della ‘Ndrangheta (Ghota), alla unitarietà della strategia stragista degli anni ’90 (‘Ndrangheta Stragista), alla proiezione globale della ‘Ndrangheta e del sistematico utilizzo delle tecnologie informatiche, abbia gli Uffici tra una batteria di gabinetti e quella successiva”. Rispondendo ad una interrogazione tempo fa il Ministro della Giustizia Andrea Orlando auspicò l’inaugurazione del nuovo Palazzo di Giustizia entro il 2018: “abbiamo un anno per dare definitivamente e concretamente seguito a quell’auspicio