Reato di depistaggio – Mattiello: “E’ una priorita’ ma tempo corre”

(ANSA) – ROMA, 11 MAG – Il via libera in commissione Giustizia del Senato al ddl che introduce il reato di depistaggio “e’ una bella notizia a meta’: perche’ dopo l’approvazione al Senato il testo, su cui lavorammo molto in Commissione Giustizia Camera due anni fa, dovra’ tornare alla Camera appunto, essendo stato emendato”. A scriverlo su Fb e’ il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia. “L’inserimento del reato di depistaggio – spiega il deputato dem – resta una delle priorita’ per sostenere la ricerca di verita’ nel nostro Paese, certo per il futuro, non per il passato, dove i depistaggi rischiano di essersi ormai trasformati quasi tutti in pietre tombali. Eravamo tornati ad insistere sull’urgenza di questa norma anche dopo l’assassinio di Giulio Regeni in Egitto, rilevando come da un lato il nostro Paese (giustamente!) segnalasse i rischi di depistaggio da parte degli apparati egiziani, ma dall’altro tenesse bloccata questa norma da due anni. La partita, appunto, non e’ finita e intanto la legislatura corre veloce verso la fine”.

‘Ndrangheta: politica agisca piu’ in fretta

(ANSA) – ROMA, 10 MAG – “Non posso non rilevare che un’altra inchiesta delicata e complessa e’ stata condotta dalla Dda di Reggio Calabria che rischia di dover traslocare se verra’ soppressa la Corte d’Appello”: a rilevarlo e’ il deputato del Pd Davide Mattiello, componente della Commissione parlamentare Antimafia, a proposito dell’operazione “Fata Morgana”. “La firmano – osserva Mattiello – quei magistrati che per arrivare in ufficio devono passare per i bagni del Cedir, il Centro direzionale, perche’ i lavori del nuovo Palazzo di Giustizia non sono ancora finiti. Che sono state sequestrate 12 societa’ ma che d’altra parte la riforma del Codice antimafia approvata dalla Camera l’11 novembre, avanza molto lentamente in Senato. Che l’inchiesta riguarda l’ipotizzata rete tra ‘ndrangheta, massoneria, politica e imprenditori funzionale al dirottamento degli appalti pubblici e d’altra parte il Trattato di cooperazione giudiziaria tra Italia ed Emirati, che consentirebbe di estradare l’ex parlamentare di FI Amedeo Matacena latitante a Dubai, e’ sparito dai radar”. “Infine si parla di affari sullo Stretto che la interrogazione parlamentare che ho presentato per illuminare l’acquisto da parte di Societa’ di navigazione siciliana (Sns) della Siremar e’ ancora trattenuta dall’Ufficio del sindacato ispettivo della Camera che da due settimane mi chiede approfondimenti, sempre soddisfatti, e limature al testo, accordate purche’ non dirimenti, cio’ nonostante…insomma, ammesso che i magistrati debbano fare il loro lavoro e i politici il proprio, ho l’impressione che noi dovremmo fare qualcosa in piu’..e’ pure in fretta!”, conclude il parlamentare

Il mio libro ‘L’inizio’ verrà presentato al Salone del Libro

(AGI) – Roma, 4 mag. – Verra’ presentato il 13 maggio alle 20 al Salone del Libro, “L’inizio”, una favola illustrata e musicata, opera del deputato Pd Davide Mattiello, con disegni di Eugenio Cesaro e musiche di Emanuele Via. “L’inizio” e’ un viaggio in un passato remoto, che diventa il fondale su cui proiettare un destino differente. Chi ha messo mano al racconto di questo viaggio, trovando parole, disegni e musica, e’ convinto infatti della necessita’ di riappropriarsi del regno del possibile. Confortato in questo da un vecchio amico ritrovato: Lev Tolstoj di cui e’ stato raccolto il grido lanciato oltre cento anni fa contro la follia della guerra. “E’ insomma una riflessione sull’assurdita’ della guerra, ma piu’ profondamente sull’assurdita’ dell’avidita’. Ma il testo e’ anche un manifesto politico per disegnare il futuro che vogliamo e incamminarsi”, spiega Mattiello, ex dirigente di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie e ora in Parlamento componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia. “E’ un esperimento a cui tengo molto – conclude l’autore – anche perche’ salda e apre perimetri relazionali con giovani talentuosi”.

Testimoni giustizia: situazione grave, serve legge

(ANSA) – ROMA, 6 MAG – “Serve che si approvi la prima legge sui testimoni di giustizia, che e’ pronta”. A sostenerlo e’ il deputato Pd Davide Mattiello, a proposito dell’inchiesta di La Repubblica.it sui testimoni di giustizia, “un giusto richiamo ad una situazione che non puo’ piu’ continuare”. “Disse bene Cantone, quando paragono’ la testimone di giustizia Carmelina Prisco ad una ‘rosa nel deserto’: in un Paese dove la cultura ancora prevalente e’ quella del ‘fatti i fatti tuoi che campi cent’anni’, i cittadini onesti che denunciano quello che subiscono o quello che vedono sono rarita’ da proteggere e valorizzare, non certo da mortificare. La Commissione Antimafia – ricorda Mattiello, che in Commissione Antimafia coordina il comitato che si occupa di testimoni di giustizia, collaboratori e vittime di mafia – ha approvato all’unanimita’ nell’ottobre del 2013 la relazione d’inchiesta sullo stato dell’arte e nel dicembre del 2015 ha depositato una proposta di legge di riforma organica, sottoscritta da tutti i gruppi politici e che per questo porta come prima firma quella della presidente Rosy Bindi, ora assegnata alla Commissione Giustizia della Camera. La riforma intanto sanerebbe la prima e piu’ profonda delle ferite: sarebbe la prima legge dedicata ai testimoni di giustizia, la legge 45 del 2001 infatti, andava ad integrare la normativa del ’91 sui collaboratori”. “I testimoni per questo fatto ancora troppo spesso vengono confusi con i collaboratori di giustizia e come tali trattati. La proposta di legge gode anche dell’apprezzamento del Ministero dell’Interno e nessuno dimentica le parole del Ministro Alfano di qualche settimana fa durante la trasmissione Porta a Porta, che registravano l’urgenza di provvedere. La proposta di legge sara’ presto calendarizzata nei lavori della Commissione Giustizia e spero possa avere un iter rapido”, conclude il deputato. 

Estorsioni – Mattiello: Pino Maniaci collabori con magistrati

(ANSA) – ROMA, 4 MAG – “Mi aspetto da Telejato completa collaborazione con i magistrati”. Lo afferma il deputato Pd Davide Mattiello, componente della Commissione Antimafia, a proposito della vicenda che vede coinvolto il giornalista antimafia Pino Maniaci, direttore di TeleJato, una piccola tv privata di Partinico (Pa) che ha un vasto pubblico nel corleonese, indagato per favori e mazzette.

Mattiello nei giorni scorsi, quando si era diffusa la notizia che il direttore della tv Telejato era indagato a Palermo per estorsione, aveva ricordato che Maniaci era stato il primo a denunciare pubblicamente la mala gestione della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo.

Il mio intervento alla trasmissione ‘I fatti in diretta’:

La ‘qualità’ della criminalità organizzata che si affronta nel distretto di Reggio Calabria ha bisogno di tutti gli strumenti possibili, senza togliere ciò che esiste. Nessun depotenziamento degli strumenti: togliere la corte d’appello significherebbe anche chiudere la distrettuale antimafia: sarebbe un fatto molto grave.