“Collaboratori e vittime racket lamentano precarie condizioni” (ANSA) – ROMA, 19 AGO – “Per i testimoni di giustizia e i collaboratori servono risposte tempestive, chiare e rigorose”: a sostenerlo e’ Davide Mattiello, Pd, componente della commissione Antimafia. “In questi giorni – afferma – sono stato sollecitato da diverse persone, in particolare testimoni di giustizia e vittime di racket, che lamentano precarie condizioni di vita e gravi preoccupazioni sia sul piano della sicurezza che su quello del futuro lavorativo. Che qualcosa nel sistema di tutela e assistenza non funzioni, ne e’ consapevole la Commissione antimafia, che ha affidato al V Comitato il compito di elaborare una relazione, che sara’ pronta entro ottobre, ma ne e’ consapevole lo stesso ministero dell’Interno, che ha istituito un gruppo di lavoro per verificare e migliorare le prassi applicative. A questa buona volonta’ – prosegue il deputato del Pd – deve fare riscontro tempestivamente una immediata capacita’ di rispondere in concreto e con chiarezza alle richieste dei testimoni e dei collaboratori. Troppo spesso l’angoscia di queste persone dipende dai tempi eccessivamente lunghi o dalla opacita’ delle motivazioni o dalla informalita’ con cui vengono prese le decisioni, che per lo piu’ coinvolgono interi nuclei familiari”. Infine, precisa Mattiello, “rispondere con chiarezza e rigore non significa accontentare sempre e comunque le richieste di queste persone. Capita infatti che ci sia pure chi cerca di approfittare della situazione, scambiando lo Stato per un bancomat. Nelle forme opportune, lo Stato deve dire anche dei no, quando e’ necessario. quello che non e’ accettabile e’ lasciare queste persone appese al fino dell’incertezza, perse tra burocrazie labirintiche e carte bollate”. (ANSA)